La Rosa antica della Valle Scrivia

LA STORIA

La Rosa antica della Valle Scrivia, una varietà autoctona di rosa centifolia, è un prodotto caratteristico della coltivazione tradizionale locale che risale alla notte dei tempi. Imparentata con la rosa mediterranea di cui la Campania era già in epoca romana grande produttrice. Della rosa mediterranea si sono trovate molteplici testimonianze nelle decorazioni parietali delle case patrizie a Pompei, raffigurazioni negli affreschi che emergono dagli scavi e dai restauri e che suggeriscono un largo uso della rosa come ornamento, ma anche come ingrediente per cosmesi e profumi, nell’alimentazione per la salute e il benessere.

LA TRADIZIONE

La rosa antica della Valle Scrivia è una varietà di rosa dal fiore molto denso, dallo stelo molto spinoso, che fiorisce una sola volta a maggio.  Attraverso i secoli ha trovato il terreno e l’habitat adatto nei terreni collinari dell’entroterra genovese, ove esiste una tradizione di coltivazione, di raccolta delle rose e di produzioni derivate dalla lavorazione dei petali profumatissimi: biscotti, creme cosmetiche, una birra profumata alla rosa e soprattutto lo sciroppo di rose.   In maggio si celebra a Busalla la Festa delle Rose e profumati sacchi di petali di rosa passano di mano dagli agricoltori ai produttori, solitamente per produzioni domestiche locali. Ogni famiglia detiene una ricetta “segreta”.